Blefaroplastica

Uno degli inestetismi più frequenti che viene affrontato dalla chirurgia estetica è quello dell’eccesso di cute sulla palpebra. Le cause di questa problematica, affrontate dalla blefaroplastica, sono le più diverse: l’età, una predisposizione ereditaria, un’eccessiva esposizione a luce solare ed agenti atmosferici ma anche stili di vita poco salubri che producono questo effetto anche in età più giovane.

I tipi di intervento, consigli e suggerimenti per scegliere la soluzione blefaroplastica più adatta che non lascia tracce e ridona vitalità al tuo sguardo

L’entità dell’eccesso di cute sulle palpebre, il cosiddetto effetto tenda che colpisce gli occhi, può essere variabile. Si va da un semplice inestetismo a più importanti problematiche che possono influire negativamente sulla vista, con un importante condizionamento del campo visivo.

I trattamenti blefaroplastici possono essere di diversa natura: chirurgica o blefaroplastica non chirurgica.

Escludiamo, ovviamente, quei trattamenti proposti dall’industria farmaceutica o cosmetica, perché non risolutivi e poco efficaci per raggiungere risultati davvero capaci di ridare vitalità al proprio sguardo.

Blefaroplastica chirurgica

Una delle maggiori resistenze – ormai residuali a dire il vero – a scegliere la blefaroplastica, risiedono nei timori solitamente connessi ad un intervento chirurgico. Ma per chi dovesse nutrire questo tipo di timore, bisogna dare subito dei chiarimenti per fugare paure ingiustificate. Quando si parla di blefaroplastica chirurgica si parla di un intervento ambulatoriale e non ospedaliero. Quindi si tratta di un intervento di qualche minuto che non prevede nessun periodo di degenza ospedaliera.